Per il secondo anno consecutivo gli studenti delle classi prime dell’Istituto hanno partecipato alla “Fotografia linguistica”, l’indagine curata dalla Rete di scuole “La lavagne plurilengâl” (www.lavplu.eu) con l’intento di promuovere il plurilinguismo e valorizzare le lingue del territorio regionale. Alla “Fotografia” di quest’anno hanno partecipato 7 istituti: “Paolo Diacono” di Cividale e San Pietro al Natisone, “Manzini” di San Daniele, “Linussio” di Codroipo, “Marinelli” e “Bearzi” di Udine, “Solari” e “Paschini-Linussio” di Tolmezzo. Sono state 42 le classi prime coinvolte per un totale di 738 studenti.

Il questionario proposto [QUI] è stato arricchito rispetto a quello dello scorso anno con domande più articolate e una nuova piattaforma digitale, realizzati grazie al contributo di alcuni insegnanti del nostro Istituto e con la collaborazione dei docenti dell’Università di Udine Fabiana Fusco (Docente di linguistica educativa) e Gabriele Zanello (Ricercatore in Didattica delle lingue moderne e Docente di Letteratura friulana). Ai docenti delle classi prime che hanno partecipato all’indagine è stata fornita la possibilità di consultare i risultati dettagliati dei propri allievi, mettendoli a confronto con quelli delle classi del proprio istituto e delle altre scuole.

Per quanto riguarda il “Paschini-Linussio”, come compendiato nelle grafiche in calce, dei 133 allievi interpellati il 75,9% dichiara l’utilizzo della lingua friulana nella sua famiglia (anche nelle varianti carniche), a fronte del 92,5% dell’italiano. Le altre lingue parlate nel contesto familiare sono l’arabo e il francese (1,5%), il tedesco, lo sloveno, lo spagnolo, l’albanese e il russo (0,8%). Il bilinguismo in famiglia è presente per il 55% degli studenti, mentre il 31% usa una sola lingua (per lo più italiano o friulano); un’interessante percentuale di allievi dichiara che nella propria famiglia si parlano tre lingue (12%) o più di tre (2%). I padri tendono a parlare ai propri figli in friulano più delle madri (59,2% contro 48,5%), mentre per l’italiano la percentuale è pressoché la stessa. Nella prospettiva della trasmissione intergenerazionale  risulta interessante anche il dato relativo ai nonni: il 79,5% parla in friulano ai nipoti, a fronte del 66,9% in italiano.

La situazione cambia nella comunicazione amicale: il 97,0% degli intervistati dichiara di parlare italiano con gli amici, il 51,9% in friulano, e una minoranza in inglese e spagnolo (0,8%). Ancora diverso il contesto scolastico: con i propri compagni il 99,2% parla italiano e il 34,6% il friulano.

In linea con lo scorso anno, emerge la tendenziale comunicazione monolinguistica con i professori: solo il 10,5% degli studenti delle prime del “Paschini-Linussio” dichiara di utilizzare la lingua friulana con i propri insegnanti. Di particolare interesse anche il dato del tedesco. Nonostante molti allievi provengano da paesi confinanti con il mondo germanico, l’uso della lingua tedesca nei diversi contesti comunicativi risulta pressoché assente.

Il plurilinguismo è praticato anche su internet: il 27% dei ragazzi intervistati usa il friulano nelle email, nelle chat o sui social media (il 15% l’inglese); il 30,0% dichiara di guardare programmi televisivi in inglese e il 6,0% in friulano; il dato cambia se si considera la lettura di libri, il 15,7% degli studenti afferma di leggere testi in lingua inglese, mentre il 7,5% in friulano.

Di particolare interesse i risultati dell’indagine relativi all’età iniziale di apprendimento delle diverse lingue parlate. Gli studenti delle prime del “Paschini-Linussio” dichiarano per l’ 83,5% di aver cominciato a parlare l’italiano entro i 3 anni e il 14,2% tra i 3 e i 6, mentre l’inglese per il 37,6% tra i 3 e i 6 anni e per il 42,8% tra i 6 e i 9. Riguardo al friulano, invece, il 39,8% afferma di averlo appreso entro i 3 anni, il 26,3% tra i 3 e i 6, il 15,8% tra i 6 e i 9, il 7,5% tra i 9 e i 12 anni.

La presentazione della “Fotografia linguistica 2020/21” si è svolta sabato 10 aprile durante l’incontro a distanza promosso dalla Rete “La Lavagne plurilengâl” all’interno del programma di “Marilenghe & Mariscuele”, l’iniziativa formativa, giunta alla sua ottava edizione, promossa dalla Società Filologica Friulana.