Il coraggio è l’anima delle grandi scelte ma anche la virtù di chi esercita l’onestà di pensiero e non si arrende a facili scorciatoie per raggiungere i propri obiettivi. Lo raccontano tramite un percorso di parole e immagini i quadri esposti alla ormai tradizionale mostra di Illegio, arrivata alla sua XX edizione: 40 capolavori che lo scorso 23 ottobre hanno preso vita grazie agli studenti delle due classi quinte del liceo linguistico.
Una visita diversa dal solito: i protagonisti non sono stati solo i quadri esposti, ma gli studenti stessi, che hanno svolto il ruolo di guide attraverso le varie opere, accompagnati dalla prof.ssa di storia dell’arte Claudia Gosparini e dalla prof.ssa di letteratura Agnese Roia.
Dopo un’accurata fase di preparazione e studio, svolta nelle settimane precedenti all’uscita, ogni studente ha scelto un’opera da approfondire e ha preparato una presentazione per raccontarne la storia, le caratteristiche, le tecniche di realizzazione e il significato. Le opere analizzate spaziavano all’interno di un ambito cronologico molto ampio; erano accomunate dal tema del coraggio ed in alcuni casi comprendevano alcuni capolavori rimasti a lungo nascosti in collezioni private, come ad esempio la splendida Presa di Cristo nell’orto degli ulivi di Caravaggio, fino ad arrivare alla produzione astratta dell’opera Senza titolo di Vasilij Kandinskij di collezione friulana, per la prima volta presentata in una mostra in Italia.
Altre opere provenivano da alcuni dei più importanti musei italiani ed europei, come il commovente San Sebastiano del Perugino opera conservata nella Galleria Borghese e la Decollazione di San Giovanni di Gherardo delle Notti, della Galleria Nazionale d’Arte Antica entrambe romane, inoltre I corsari, i pirati del mare di Plinio Nomellini della Galleria d’Arte Moderna di Genova; altre dal Museo del Belvedere di Vienna come le evocative Tentazioni di Sant’Antonio di Karl Schönbrunner e Nesso di Alexander Rothaug, solo per citarne alcune.
La visita è stata un vero e proprio itinerario artistico e, grazie al coinvolgimento in prima persona degli studenti e delle studentesse come giovani divulgatori, si è trasformata in un’occasione per vivere l’arte in maniera immersiva e appassionante.