«La testa non basta. Bisogna metterci il cuore» scrisse Tiziano Terzani: ecco il tema del Concorso Scuole indetto quest’anno nell’ambito della XVII edizione del Premio dedicato al giornalista e scrittore fiorentino. Davvero difficile esprimere qualcosa che non risulti banale su un tema così apparentemente semplice. Ma Cecilia Dario, della classe 1^B del Liceo Scientifico, ci è riuscita, con il suo testo “Quinta ora”, che ha ottenuto il secondo premio nella seconda sezione, cui i bienni delle secondarie di secondo grado possono aderire. Il concorso, infatti, consente a tutte le scuole, di ogni ordine e grado, di partecipare, con elaborati di diversa tipologia: testi, immagini, produzioni audiovisive, musicali o canore.

Nel suo racconto Cecilia è riuscita a condensare il disagio di un’adolescente (un alter ego? O piuttosto emblema di una generazione?) che diventa consapevole di quanto sia diversa la sé odierna dalla sé pre-pandemica, di quanto la nuova routine, cui prendono parte nuovi oggetti (la mascherina!) e con essa nuovi ritmi, nuovi rapporti interpersonali, abbia condotto a dimenticare non solo e non tanto le vecchie abitudini, ma le emozioni. La consapevolezza però, nella conclusione del racconto, non conduce all’autocommiserazione o alla stasi, bensì innesca un tentativo di riscatto, solo suggerito, sì, ma di questi tempi non è poco.

[QUI il testo del racconto di Cecilia Dario].