
Dal 10 al 14 febbraio 22 studentesse e studenti dell’Istituto hanno trascorso alcuni giorni ad Amsterdam per il progetto European PCTO. Con il finanziamento della Fondazione Friuli, grazie al Bando Scuola 2024, è stato possibile accompagnare un nutrito gruppo di allievi, delle quarte e quinte dei licei Scientifico e Classico, per un’esperienza nuova all’ISIS Paschini-Linussio. Obiettivo del progetto era avvicinare i ragazzi alla Scienza, non solo come disciplina scolastica, ma soprattutto come argomento in continuo sviluppo, mostrando quali sono, attualmente, le frontiere nel campo della logica e della matematica.

Grazie al prof. Sozzo dell’Università di Udine, volto ormai noto per il nostro Istituto, abbiamo potuto stringere i contatti con l’Università di Amsterdam, in particolare con la prof.ssa Sonja Smets, la quale ha accettato con estrema gioia la nostra richiesta di visita e attività all’Università. In poco tempo è riuscita a contattare i suoi colleghi, i quali hanno accolto gli studenti con grande generosità, raccontando la propria esperienza lavorativa all’interno del centro e, in particolare, spiegando quali siano le frontiere della ricerca e i percorsi accademici per arrivarci.
Ciò che ne emerge sono cinque giorni intensi, fatti di discussioni in inglese con professori, ricercatori e studenti, corse in metro e tram, lunghe passeggiate per le vie di Amsterdam, scoprendo una città ricca di storia, di arte e movida. Code per visitare i musei, comodi divani, a volte gradinate, che ci attendevano alla fine di una lunga giornata per farci riprendere fiato. La possibilità di mischiare scienza, filosofia, cultura e lingua inglese è sicuramente un’esperienza importante, che potrebbe essere utile per il futuro, universitario o meno; uno spunto di riflessione su cosa significhi fare ricerca e creare una vera connessione tra i saperi, oltre ad arricchire la vita universitaria, con un’esperienza all’estero. Non sappiamo quale sarà l’impatto di questo progetto nel medio o lungo termine, ma siamo convinti, come direbbe un muratore, quanto sia importante mettere il primo mattone se vogliamo costruire qualcosa.

L’opportunità di assistere a numerosi seminari su svariati argomenti presso l’Università di Amsterdam è stata molto formativa ed elettrizzante, sebbene la gran parte fosse incentrata sulla logica e sulla meccanica quantistica. I seminari hanno esplorato:
- Fenomeni emergenti: Sistemi che mostrano proprietà macroscopiche imprevedibili dalle singole componenti, come il moto ondoso o la coscienza.
- Logica quantistica: Differenze tra logica classica e quantistica, con esempi come il paradosso del gatto di Schrödinger.
- Meccanica quantistica e concetti umani: Come i concetti possono essere influenzati dal contesto in modo simile alle particelle quantistiche.
- Paradossi: Esplorazione di paradossi logici come il paradosso del mentitore per evidenziare problemi e incoerenze nelle teorie.
- Donne nella scienza: Discussione sulla disparità di genere in ambito scientifico e sulle sfide affrontate dalle donne.
Di seguito il link per visionare il dettaglio dei seminari: https://docs.google.com/document/d/1LyZauzrSlwsSSoc6AAjO3b3RMq7uMJ_fJfoD4NUaJaY/edit?tab=t.0#heading=h.qseb2fhdmhve

Oltre ai seminari, abbiamo visitato musei come il NEMO Science Museum, il Micropia Museum, il Rijksmuseum, lo Stedelijk Museum e il Van Gogh Museum, e gli studenti hanno avuto un’esperienza toccante alla Casa di Anna Frank.
Il progetto ha messo in luce l’importanza di concepire la conoscenza come insieme di discipline in dialogo fra loro, dove l’interconnessione tra diversi saperi diventa la chiave per aprire nuovi orizzonti. Il carattere scientifico dell’esperienza si è unito a quello filosofico-culturale nel potenziare l’apprendimento delle competenze trasversali, in particolare quelle orientanti verso una dimensione internazionale della formazione didattica e personale degli studenti. Poter condividere spazi non solo con i propri compagni di classe, ma anche con gli universitari è stata una prova importante, se paragonata a quello che potrebbe essere un futuro presso un centro accademico all’estero, un progetto di ricerca o ad un’esperienza di lavoro fuori dai confini nazionali.

Ci auguriamo che il progetto possa ripetersi ancora, permettendo ad altri studenti di vivere occasioni come questa, sempre più importanti in una società in continua evoluzione.